Come recuperare le morosità senza dover depositare un decreto ingiuntivo

Le morosità e il recupero crediti sono uno dei temi più scottanti dell'era post covid. La crisi economica si sta facendo sentire anche nell'incasso delle rate condominiali.

In caso di morosità quali sono le strade per il recupero del credito condominiale?

Sicuramente il primo passo da compiere è un sollecito scritto per la messa in mora del condomino con un termine per il pagamento. Atto non obbligatorio ma consigliato per sbloccare la situazione. É opportuno inviare il sollecito con modalità di spedizione a data certa al fine di far decorrere i termini della messa in mora: raccomandata o PEC

Nelle more del ritiro della raccomandata e al fine di velocizzare la pratica è possibile inviare copia del sollecito anche per mail al fine di evitare inutili resi per compiuta giacenza

Anche se il sollecito non viene ritirato l'amministratore può, anzi deve, passare il sollecito ad un legale per il recupero coattivo della morosità. Dopo una ulteriore lettera di messa in mora solitamente la prassi prevede il deposito di un decreto ingiuntivo.

3 scimmiette; non vedo, non sento e non parlo

Questa modalità presenta dei PRO e dei CONTRO

CONTRO

Tempi lunghi per l'emissione del decreto, soprattutto se di competenza del Giudice di pace
Costi per il deposito e il compenso del legale
Eventuali termini di sospensione nel periodo estivo

PRO


Immediata esecutorietà del decreto per le quote già deliberate
possibilità di azione esecutiva a seguito di emissione del decreto

Quali sono le alternative?

Alcuni giuristi suggeriscono di ricorrere alla mediazione che a nostro parere non è una via percorribile in quanto non prevista dal codice civile e non utilie per definire la morosità.

Prima di procedere al decreto si consiglia di valutare le ragioni della morosità:

  • mancanza di denaro da parte del moroso
  • dimenticanza
  • decisione di non versare per contestazione delle somme richieste


Nel primo caso è possibile valutare una dilazione di pagamento, nel secondo caso già il sollecito risolverà il problema.
Nell'ultimo caso sarà possibile tentare di accertare le ragioni del mancato pagamento, sciogliendo BIAS cognitivi legati alla mancata conoscenza delle regole condominiali. Si tenterà di spiegare l'immediata esecutività delle delibere e l'obbligo di procedere ai versamenti delle rate e poi eventualmente contestare e impugnare.
In questo ultimo caso ascolto attivo e sospensione del giudizio possono evitare una pratica legale al condominio e velocizzare il recupero delle somme non versate.


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